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Bambini in adozione o affidamento: favorire la relazione attraverso il massaggio

Uno dei primi e più importanti bisogni del bambino è quello di sicurezza. Il contenimento stesso è una risposta a questo bisogno, come anche offrire ritmi e regole mentre il bambino cresce: è come dire “tu puoi rilassarti, qui dirigiamo noi”, il bambino si sente sicuro che ci sono delle persone fidate che sanno cosa è meglio per lui e il bambino si fida perché ha imparato che tutto ciò che proviene da queste persone lo fa stare bene, che queste persone ci sono sempre e non gli mentono mai.

Un bambino adottato o in affidamento deve prima di tutto ripercorrere tutta questa parte della sua vita, la parte della fiducia, della sicurezza.

Mi vorrei concentrare sul bambino in affidamento che potrebbe essere addirittura più problematico rispetto a un bambino adottato, che ha comunque trovato una nuova famiglia. Il bambino affidato no, ha ancora più paura di affezionarsi e di fidarsi, perché sa che questo amore e questo benessere sono “a scadenza”.

Il lavoro di un genitore affidatario deve per forza di cose partire dall'inizio, dal semplice entrare in con-tatto con questo bambino, attraverso l'appoggio delle mani. Questa prima fase potrebbe richiedere anche molto tempo, proprio perché è la più delicata, ma anche la più importante.

Quando il bambino affidato sarà pronto a lasciare entrare nella sua vita questa nuova famiglia, allora con molta calma e tranquillità si potrà gradualmente procedere al massaggio vero e proprio.

Come insegnante supporterei dei genitori affidatari spiegando loro, in primo luogo, come il guadagnarsi la fiducia di un bambino, che ha provato e prova dolore, sia un processo lento, difficoltoso, ma possibile. Spiegherei di andare per gradi e di non avere fretta né timore.

Li supporterei nel caso molto probabile di un iniziale rifiuto o difficoltà da parte del bambino ad accettare il massaggio, spiegando loro come il fatto che un bambino non abbia avuto un legame di intimità e non abbia avuto risposte ai propri bisogni possa avergli fatto credere di non potersi fidare di nessuno oppure di non riuscire nemmeno più a percepire i propri bisogni.

Il genitore affidatario dovrebbe essere così paziente e maturo da riuscire a non farne una questione personale, ma a continuare a dare amore e contatto fino a quando il bambino si sentirà così sicuro da rilassarsi e accettare finalmente coccole e massaggi, liberando il suo dolore e le sue paure.

Nel caso specifico di genitori in affidamento, il fatto che il bambino debba poi tornare di nuovo ad affrontare la sua vita di prima non deve spaventare e far rinunciare a compiere questo passo, perché per un bambino sapere che l'amore, la comprensione e il tocco buono esistono può essere un aiuto a divenire più flessibile, più indipendente, più fiducioso: ha potuto liberare le sue paure e i suoi dolori, ora è più forte e può aiutare a liberare quanto di buono c'è anche nelle persone che gli stanno intorno.

Il massaggio, in un caso estremo come questo, potrebbe essere come piantare un piccolo seme che germoglia e a sua volta propaga altri semi: l'amore non è mai sprecato